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Cessione del credito, tutti i documenti da presentare in banca

Cessione del credito, tutti i documenti da presentare in banca

Tutti i documenti da presentare per la cessione del credito.

Alla fine si arriva a 38. Per il momento. Superbonus, sismabonus, ecobonus e agevolazioni varie, se hanno il merito di permettere ristrutturazioni onerose, non hanno quello di abbattere la burocrazia. Chiunque si appresti a procedere con la cessione del credito alle banche, sia esso un privato o un condominio, dovrà armarsi di pazienza per preparare tutti i documenti necessari, e non sono pochi. Più di trenta – si arriva anche fino a 38 documenti da predisporre - a seconda degli interventi e delle specifiche di ogni banca.

In funzione quindi delle varie proposte, infatti, gli istituti di credito potranno variare leggermente la quantità di documenti richiesti. Alcuni potranno essere sostituiti da autocertificazioni, mentre IntesaSanpaolo prevede la possibilità di affiancare gratuitamente ai clienti del superbonus gli esperti di Deloitte per la gestione e verifica degli attestati prodotti durante i diversi passaggi del percorso amministrativo-burocratico. In attesa di nuove proposte delle banche per la gestione del superbonus, dunque, per i meno esperti è consigliabile appoggiarsi a un geometra o a un professionista, che possa seguire, passo dopo passo, la preparazione e consegna della documentazione necessaria.

I documenti necessari prima di cominciare i lavori

Per iniziare occorre dichiarare la proprietà dell’immobile, chiedendo all’agenzia delle entrate il certificato nell’area dei registri immobiliari. Si deve quindi chiarire il caso in cui si sia proprietario, nudo proprietario, usufruttuario o altra casistica.

Nel caso specifico in cui si sia detentori (locatari, comodatari) dell’immobile, va presentato il contratto di locazione o comodato e la dichiarazione di consenso da parte del proprietario.
Plausibile è anche il caso in cui si sia un nuovo acquirente, che acquista l’immobile prospettando già la possibilità di usufruire del bonus. In questo caso occorre consegnare il preliminare registrato da cui si evince l’immissione in possesso e la dichiarazione del consenso da parte del proprietario.

Se si è un familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile, occorre il certificato all’anagrafe, il titolo di possesso e la dichiarazione di consenso del proprietario.

Nel caso in cui a presentare domanda sia il convivente di fatto del proprietario, occorre il certificato dell’anagrafe, il certificato immobiliare o contratto registrato e la dichiarazione di consenso da parte del proprietario.

Infine, nel caso in cui l’immobile su cui intervenire sia stato assegnato al coniuge separato, pur essendo proprietà dell’altro coniuge, occorre presentare la documentazione attestante l’assegnazione, il certificato immobiliare che indica il possesso e la dichiarazione di consenso da parte del proprietario.

Stabilità la proprietà o il rapporto con essa, occorre presentare la dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che le spese da sostenere o già sostenute per i lavori che rientrano nelle agevolazioni sono a proprio carico e il titolo abilitativo edilizio, o la relativa autocertificazione di inizio o fine lavori, necessaria a verificare che le opere si svolgano o si siano svolte nel periodo coperto dal bonus. Se il beneficiario è diverso dal proprietario occorre la documentazione - per esempio la busta paga o la dichiarazione dei redditi - che attesta il possesso di reddito nell’anno in cui sostengono i lavori. Occorre inoltre dichiarare, che l’immobile non fa parte di nessuna attività d’impresa o attività professionale.

I documenti a inizio lavori

A questo punto si procede con i documenti specifici dell’opera. Innanzitutto l’autodichiarazione del cliente che attesta se ha usufruito o meno di bonus per interventi simili negli ultimi 10 anni; a seguire la visura catastale; l’Ape, ovvero l’Attestato di prestazione energetica, che certifica lo stato di fatto prima prima dell’inizio dei lavori e ancora, l’analisi preventiva di fattibilità che dimostra il salto di due classi energetiche. Serve anche la relazione tecnica, la pratica edilizia, i prospetti in dwg, la dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica, i preventivi e la documentazione fotografica dell’intervento, le certificazioni relative ai nuovi serramenti con la tabella che attesta la trasmittanza tecnica degli infissi sostituiti e infine, le schede tecniche dei materiali acquistati e la dichiarazione di corretta posa.

I documenti durante l’avanzamento dei lavori

Procedendo con l’avanzamento dei lavori, dopo il raggiungimento del 30% dell’intervento, occorre essere in possesso della comunicazione di inizio lavori, delle fatture Sal e dei computi metrici degli interventi già realizzati, corredati di documentazione fotografica. L’asseverazione, la scheda descrittiva dell’intervento e la ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.

I documenti a fine lavori

A fine lavori non terminano però anche la presentazione dei documenti. Occorrerà, infatti, produrre i preventivi e i computi metrici non consegnati precedentemente, così come le fatture e la documentazione fotografica che mostra il risultato finale. Oltre a questo, ovviamente, serve la dichiarazione di fine lavori, e l’Ape - Attestato di prestazione energetica - allo stato finale, a cui aggiungere l’asseverazione, la segnalazione di certificata agibilità, la scheda descrittiva dell’intervento e, ancora una volta, la ricevuta con il codice identificativo della domanda.

Tutte le dichiarazioni dovranno essere estremamente corrette, poiché sono previste sanzioni per che rilascia attestazioni o asseverazioni infedeli. Si parte da un minimo di 2 mila euro fino a un massimo di 15 mila euro per ciascun documento falso presentato.

In sintesi ecco di seguito l’elenco, per ciascun passaggio dei lavori, dei documenti e dei titoli da presentare per poter usufruire della cessione del credito.

Primi documenti

  • Certificato rilasciato dai pubblici registri immobiliari se proprietario o nudo proprietario o titolare di un diritto reale di godimento quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • Contratto di locazione/comodato registrato che la dichiarazione di consenso da parte del proprietario, se detentori (locatari, comodatari);

- Se familiare convivente del possessore/detentore:

  • certificato dell’anagrafe (per convivenza);
  • titolo di possesso (certificato immobiliare o contratto registrato);
  • dichiarazione di consenso da parte del proprietario;

- Se coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge:

  • documentazione attestante l’assegnazione;
  • titolo di possesso;
  • dichiarazione di consenso da parte del proprietario

- Se convivente di fatto del possessore o detentore dell’immobile:

  • certificato dell’anagrafe (per convivenza);
  • titolo di possesso;
  • dichiarazione di consenso da parte del proprietario;

- Se futuro acquirente con preliminare divendita regolarmente registrato:

  • preliminare registrato da cui venga certificata l’immissione in possesso;
  • dichiarazione del consenso da parte del proprietario.

Alla banca andranno poi presentati anche i seguenti documenti:

  • dichiarazione sostitutiva d’atto notorio in cui si dichiara che le spese per i lavori agevolabili sono a proprio carico;
  • dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che l’immobile non è detenuto nell’ambito di attività di impresa o di attività professionale;
  • documentazione attestante il possesso di reddito nell’anno in cui si sostengono le spese agevolabili, se titolari di diritti reali ma non proprietari;
  • dichiarazione sostitutiva d’atto notorio per l’ottenimento e la produzione a richiesta di tutta la documentazione necessaria ai fini del trasferimento del credito di imposta;
  • titolo edilizio/autocertificazione di inizio/fine lavori.

I documenti tecnici da presentare ad inizio lavori sono:

  • autodichiarazione del cliente sull’eventuale fruizione di agevolazioni fiscali sull’immobile effettuati negli ultimi 10 anni;
  • visura catastale;
  • Ape iniziale;
  • analisi preventiva e fattibilità che preveda l’avanzamento di almeno 2 classi di efficienza energetica;
  • relazione tecnica ai sensi della legge 10/1991;
  • dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica;
  • pratica edilizia;
  • prospetti in Dwg;
  • preventivi e/o computi metrici;
  • dati e trasmittanza serramenti sostituiti;
  • documentazione fotografica intervento;
  • certificazioni serramenti nuovi;
  • dati e certificati nuovi oscuranti;
  • schede tecniche materiali acquistati e dichiarazione di corretta posa.
  • In fase di avanzamento lavori (almeno al 30%):
  • comunicazione inizio lavori;
  • preventivi e/o computi metrici;
  • fatture Sal e computi metrici quantità realizzate;
  • documentazione fotografica e Sal;
  • asseverazione modulo allegato 2 comma 13 dell’articolo;
  • scheda descrittiva dell’intervento;
  • ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.

Terminati i lavori

  • preventivi e/o computi metrici;
  • dichiarazione di fine lavori;
  • Ape finale;
  • fatture e computi metrici quantità realizzate;
  • documentazione fotografica a fine lavori;
  • asseverazione modulo allegato 1 comma 13 articolo 119 Dl 34/20
  • Sca – segnalazione certificata di agibilità;
  • scheda descrittiva dell’intervento;
  • ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.