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Bonus 110%, approvate le proroghe per condomini e novità in arrivo per il 2023

Bonus 110%, approvate le proroghe per condomini e novità in arrivo per il 2023

Sì alle proroghe per i condomini a fine 2022

La proroga è arrivata: l’approvazione da parte del Parlamento (da parte di tutte e due la Camere e quindi definitiva) ha confermato le novità, fra cui le nuove proroghe per i condomini, della fine lavori al 31 dicembre 2022 senza passare dal vincolo del 60% dei lavori eseguiti a metà anno.

Sono in arrivo una serie di novità per il Bonus 110%: alla Camera inizia l’esame del decreto Semplificazioni. E fra i numerosi emendamenti presentati e verso il voto dell’Aula anche alcune modifiche su cui, tra l’altro, esiste una vera convergenza delle forze politiche.

Fra questi l’estensione del superbonus 110% a nuove categorie per esempio a turismo, alberghi, imprese e attività professionali. Fra le altre modifiche proposte, visto soprattutto le complicazioni e difficoltà burocratiche che sta causando alle procedure per avviare i cantieri 110%, l’innalzamento dal 2 al 3% della tolleranza sulle difformità urbanistiche ed edilizie rispetto al titolo edilizio depositato in Comune.

Proroga arrivata, quindi, anche se su tutto il provvedimento restano ancora fondamentalmente due importanti incognite: una chiamata Bruxelles, e cioè il via libera alle misure del provvedimento da parte della Commisione Ue (che anora non è arrivato). E l’altra resta collegata all’rallentamento dei cantieri a causa del rincaro dei prezzi elle materie prime e alla loro difficile reperibilità. Un tema che il governo è già stato sollecitato ad occuparsene.

Al momento, comunque, almeno per la parte relativi ai tempi il quadro all’orizzonte temporale è abbastanza definitivo e consente una fruizione chiara del superbonus 110%.

Le proroghe, innanzitutto: il decreto convertito in legge, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha fatto diventare definitive e valide, quindi, le proroghe previste dal decreto legge n. 59/2021 (Fondo complementare al PNRR) relative ai tempi dei cantieri nei condomini e per gli istituti autonomi case popolari (Iacp). Per entrambe queste categorie di edifici di cui all’art. 119, comma 9, rispettivamente lettera a) e c) del decreto Rilancio la proroga è definitiva.

Camera e Senato hanno dato il via libera definitivo confermando tutti i rinvii proposti con gli emendamenti per gli interventi di superbonus 110% realizzati da condomini e Iacp:
- per i condomini c’è tempo fino al 31 dicembre 2022, senza l’obbligo si aver realizzato il 60% dei lavori (stato avanzamento lavori o SAL) entro il 30 giugno 2022;
- per gli IACP, invece, la proroga arriva al 30 giugno 2023 con opzione fino al 31 dicembre 2023 se a fine giugno 2023 viene raggiunta quota 60% del SAL.

Questo di seguito il prospetto delle nuove scadenze allegato al decreto e pubblicato sulla gazzetta Ufficiale con la legge di conversione del D.L. n. 59/2021:

Intanto, il Consiglio nazionale del Notariato, proprio per facilitare l’approccio non solo al superbonus 110%, ma a tutto il ventaglio di opportunità di sgravi disponibili per chi intende comperare casa (o un box auto), oppure solo effettuare un “restyling” della facciata del proprio immobile, sfruttando magari anche con lo sconto in fattura da parte dei fornitori, o la cessione di un credito d’imposta ad altri soggetti, tra cui gli istituti di credito, ha predisposto una vera e propria guida operativa e pratica con le indicazioni per meglio illustrare le opportunità di detrazioni fiscali, per orientarsi in quella che viene definita una vera e propria «giungla normativa».

Un breve vademecum delle misure ecobonus:

BONUS EDILIZIO. Riguarda manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici residenziali già esistenti, nonché eliminazione delle barriere architettoniche.

ECOBONUS. La denominazione non lascia dubbi: lo sgravio serve alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia, come quelli fotovoltaici, utili per far fronte ai bisogni energetici della casa.

SISMABONUS. In un Paese, il nostro, con aree a forte rischio di terremoto, l’incentivo fiscale per far sì che le abitazioni restino al riparo da eventuali danni è uno dei più gettonati.
Per chi ne usufruisce, occorre sapere che è dedicato all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica. E, se riguardano i centri storici, i lavori devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari, e non su singole unità immobiliari.

BONUS FACCIATE. È lo strumento per detrarre, nella misura del 90%, le spese documentate e sostenute per interventi, inclusi quelli di sola pulitura, o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero, o restauro della facciata esterna degli edifici ubicati in centri urbani in zone classificate «A» (centro storico) o «B» (zone di completamento).

BONUS ACQUISTI. Fisco più ’leggerò se si comprano immobili ristrutturati, box e posti auto e case antisismiche.

SUPERBONUS 110%. Si applica ad interventi di efficientamento energetico, riduzione del rischio sismico, o all’eliminazione di barriere architettoniche. E possono beneficiarne i condomini, le persone fisiche, gli Iacp (Istituti case popolari), le cooperative di abitazione, le Organizzazioni di volontariato e le Associazioni e società sportive dilettantistiche (per immobili adibiti a spogliatoi).