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Superbonus 110%, le banche spiegano le proposte per la cessione

Superbonus 110%, le banche spiegano le proposte per la cessione

Le offerte delle banche a confronto

Si delineano con sempre maggior chiarezza le offerte delle banche per la cessione del credito da parte di privati e aziende. Alcune proposte spiccano per l’offerta economica concessa, in particolare, ai privati; altre per la completezza di assistenza con piattaforme dedicate per la gestione dei documenti e partner pronti a fornire sostegno burocratico ai clienti; altre ancora per la gestione dei prestiti ponte necessari ad avviare i lavori prima che sia possibile cedere il credito, rendendo più o meno conveniente le singole proposte.

Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Carige, Mps, Bcc Roma e Banca Sella hanno delineato nelle scorse settimane le proprie offerte, così come Poste Italiane, ma altri istituti di credito hanno recentemente posto nero su bianco la loro percentuale di valore nominale garantita in caso di cessione, dando a disposizione di privati e aziende un panorama sempre più completo.

Tra i nuovi protagonisti della cessione del credito spicca sicuramente Fineco, che non prevede nessuna offerta per le imprese, ma garantisce la somma più alta fin qui definita per privati e condomini: 105 euro per ogni 110 euro di credito fiscale acquistato per gli interventi relativi al superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari al 95,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato). Mentre, 85 euro per ogni 100 euro di credito fiscale acquistato, è la somma garantita per gli interventi diversi dal superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari all’85% del valore nominale del credito d’imposta maturato).

Per esempio, se il costo dei lavori è di 100.000 euro e il credito fiscale è pari al 110% (superbonus) con recupero fiscale in 5 anni, il controvalore pagato dalla banca è pari a 105.000 euro, mentre se il costo dei lavori è di 100.000 euro e il credito fiscale è pari al 80% con recupero fiscale in 10 anni, il controvalore pagato dalla banca è pari a 68.000 euro.

Crédit Agricole, invece, propone l’acquisto di 100 euro ogni 110 euro di credito fiscale, attestando di fatto l’offerta al 90,91% del valore nominale del credito d’imposta maturato. Per gli interventi diversi dal superbonus, distingue quelli recuperabili in 5 anni per cui garantisce 91 euro ogni 100 euro (il 90,91% del valore nominale) e quelli recuperabili in 10 anni, per i quali offre 78 euro ogni 100 di credito fiscale (78% del valore nominale).

L’istituto bancario cooperativo francese propone lo stesso trattamento anche alle imprese e, come Intesa Sanpaolo, mette a disposizione dei suoi clienti il supporto di Deloitte per accompagnarli - attraverso la piattaforma del partner - nell’annosa consegna della documentazione. Deloitte, infatti, propone di semplificare il processo di raccolta, verifica ed eventuale certificazione della documentazione relativa al bonus fiscale.

Si aggiunge alla platea di banche disponibili ad acquistare il credito d’importa anche la Popolare di Sondrio, che definisce di acquistare i crediti maturati da privati e condomini per il superbonus 110% al 92,73% del valore nominale, tradotto in 102 euro per ogni 110 euro di credito maturato. Per le imprese l’offerta scende a 100 euro ogni 110 maturati, mentre per gli altri interventi con il recupero del credito a 10 anni la proposta scende a 80 euro ogni 100 euro maturati.

Dal 15 ottobre anche Banca Mediolanum ha pubblicato la propria proposta per i clienti privati titolari di un conto. L’offerta prevede l’acquisto del credito d’imposta a 102 euro ogni 110 euro di credito maturato, l’assistenza fiscale in partnership con Deloitte e la possibilità di ottenere prestiti agevolati per l’avvio dei lavori.